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| Introduzione | Basta fare un giro in un negozio o in un centro commerciale per vedere che il floppy disk, fino a qualche anno fa vero e proprio simbolo dell'informatica, è stato definitivamente accantonato dal mercato: da un lato la possibilità di condividere file in modo semplice e veloce attraverso molte vie (Internet, CD, etc.), dall'altro la crescita delle dimensioni dei file hanno reso questo supporto del tutto inadeguato.
Tuttavia il floppy è stato per moltissimo tempo duro a morire, tutti i tentativi di spodestarlo ("floppy da 120MB" etc.) alla fine degli anni '90 sono in gran parte falliti scontrandosi principalmente con il problema della compatibilità; alla fine è stato il mercato ad accantonare l'amato dischetto, grazie al contributo di numerosi fattori, di questi alcuni sono "problemi", altri "soluzioni".
| Il masterizzatore IBM Multi Burner Plus | Tra i "problemi" ha influito principalmente la crescita rapida delle dimensioni dei file, dai più semplici documenti di testo alle foto scattate da macchine fotografiche digitali (già qualche anno fa i floppy da 1,44MB erano del tutto inadatti), mentre tra le "soluzioni" hanno brillato le connessioni Internet per la condivisione di file ed il sempre decrescente costo dei masterizzatori e dei supporti (anche se questi ultimi in Italia sono oltremodo tassati a causa di un decreto del 2003).
| I vecchi floppy da 1,44MB | In questo contesto ad assestare il colpo finale al glorioso floppy sono state le memorie a stato solido, ed in particolare i cosiddetti "pen drive" che hanno trovato terreno fertile sulla ormai totalità di sistemi dotati dell'interfaccia USB ed hanno prosperato grazie alle "verità" della legge di Moore, per cui nel 2005 possiamo avere chip capaci di memorizzare svariati gigabyte di dati a prezzi irrisori.
Il mercato delle memorie flash sta crescendo molto e si prevede che diverrà sempre più rilevante nel mercato globale dei semiconduttori, non è un caso se i maggiori produttori si stanno "alleando" tra loro per rispondere alle sempre più pressanti richieste dei consumatori.
| Il logo Crucial | Proprio di recente Intel e Micron hanno dato vita ad una joint venture per la produzione di memorie flash; in questa recensione ci occuperemo di un pen drive realizzato da Crucial (divisione di Micron) con una capacità di ben 1GB, ideale per condividere ed avere sempre dietro file di grandi dimensioni.
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